La Prof.ssa Laura Bertoni e il Prof. Pier Giuseppe Medaglia hanno realizzato insieme ai loro studenti della classe 3D del Cesaris di Casalpusterlengo un podcast in quattro puntate dal titolo Echi di storia: testimoni di Memoria.
La realizzazione del podcast rientra nel progetto di Educazione civica di quest’anno e, non a caso, esce su Spotify proprio in questi giorni, in occasione del Giorno della Memoria.
Insegnanti e studenti sono partiti all’inizio di Ottobre leggendo la memoria famigliare Come farfalle di carta di Margherita Baldrighi, che successivamente hanno incontrato più volte per farsi raccontare nei dettagli la vicenda di nonno Gianfranco, Imi lodigiano che ha combattuto nella Seconda guerra mondiale sul fronte greco-albanese, poi morto di stenti nel campo di concentramento di Groos Lubars, presso Berlino, il 4 Aprile 1944; infine hanno realizzato l’intervista itinerante nella sua città, Lodi, che poi hanno montato nei nostri laboratori.
Contemporaneamente hanno letto il libro dello storico Ercole Ongaro intitolato I Mirotti di Casalpusterlengo, hanno assistito in Piazza del popolo alla posa della Pietra d’inciampo di Giovanni Mirotti il 9 Novembre scorso e poi hanno incontrato più volte Tiziana Mirotti, nipote di Giovanni, che ha raccontato loro la vicenda della sua famiglia inevitabilmente e tragicamente intrecciata con quella politica di Casalpusterlengo, prima negli anni dell’ascesa del fascismo, anni dell’amministrazione socialista del papà di Giovanni, il sindaco Prospero Mirotti e poi durante la Seconda guerra mondiale, in particolare dopo l’armistizio dell’8 Settembre a cui ha fatto seguito il discorso tenuto da Giovani in Piazza del popolo il 4 Novembre ’43 e il successivo arresto. Giovanni è morto a Mauthausen il 21 Marzo 1945.
Il filo rosso che tiene insieme Lupatini e Mirotti si snoda su due binari: per entrambi è stata posata la Pietra d’inciampo nel 2024 (Settembre e Novembre) e di entrambi hanno conosciuto ed intervistato le nipoti, due donne speciali.
In alcuni passaggi del podcast è possibile ascoltare il contributo storico di Ongaro, che, generosamente, ha dedicato loro tempo ed energie-
Dei ragazzi cosa dire, sono stati bravissimi! Nonostante siano solo in terza, e quindi non stiano di certo affrontando lo studio del ‘900, hanno accolto con entusiasmo la proposta e si sono spesi molto, lavorando anche i pomeriggi a scuola e stando la domenica in collegamento da casa con i loro insegnanti.
La loro serietà e dedizione fanno ben sperare.
Personale scolastico